Huaca Pucllana e civiltà precolombiana: una piramide a Miraflores

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Passeggiando per le caratteristiche strade del quartiere di Miraflores, al sud della città, uno dei quartieri più esclusivi ed eleganti di Lima, è possibile visitare le rovine precolombiane di una piramide del 500 d.C. lasciate da una civiltà indigena, la civiltà “Lima” esistita tra il 200 e il 700 d.C. che abitava la valle del fiume Rimac.

La civiltà Lima originariamente era formata da gruppi nomadi di pescatori e agricoltori, a poco a poco il villaggio crebbe e divenne un importante centro cerimoniale e amministrativo, luogo di scambio di prodotti con le altre civiltà esistite nello stesso periodo, come la civiltà Nazca.

Centro cerimoniale e amministrativo

La Piramide è la costruzione più grande presente, ha una struttura a base tronca edificata integralmente sopra la base di un grande terrapieno, ha una larghezza di circa cinquecento metri e una lunghezza di circa cento per circa ventidue metri di altezza, dalla cui cima è possibile ammirare parte del distretto di Miraflores.

La Piramide è circondata da un insieme di ambienti più piccoli, stanze, corridoi e cortili abbelliti con argilla e con pitture sul giallo, qui anticamente si trovavano le capanne della popolazione che viveva e lavorava li, la maggior parte delle capanne non erano provviste di tetto, per sfruttare al massimo la luce diretta del sole che a Lima è presente solo circa tre mesi all’anno e le piogge sono rare se non quasi inesistenti .

Il sito è composto da diverse piazze e recinti destinati agli incontri pubblici; tutte le strutture e i muri delle antiche rovine sono realizzati con piccoli mattoni realizzati con un impasto di adobes, argilla e paglia.

I mattoni sono disposti in maniera verticale realizzando una struttura veramente originale, come se fossero tanti libri uno a fianco all’altro, non sono uniti tra di loro uno a uno ma solamente sulla superficie c’è uno strato di argilla per separare dallo strato successivo.
I muri cosi realizzati dovevano essere maggiormente resistenti alle scosse sismiche e attutirne le vibrazioni.

Le cerimonie e riti religiosi

Poco prima della scomparsa della civiltà Lima, la zona fu occupata dalla civiltà Wari. Di questa civiltà rimangono le tombe, tra cui quella del loro capo, il Signore degli Unkus.
Il sepolcro conteneva tre adulti, di cui due portavano una maschera, e dei bambini, forse vittima di un sacrificio.

Il nome “Huaca Pucllana” cosi come è stato chiamata la Piramide dal XVI secolo, deriva dalla lingua quechua, lingua che nasce proprio in questo periodo storico e significa “luogo dove avvengono giochi religiosi”, infatti oltre ad essere un importante centro di scambio di prodotti, le antiche civiltà si incontrava anche per assistere a cerimonie e riti religiosi che prevedevano anche i sacrifici umani senza esclusioni di sesso ed età.

Per la sue caratteristiche architettoniche e per gli oggetti rinvenuti dagli specialisti, la funzione di Pucllana doveva essere sicuramente l’amministrazione del culto e dei beni materiali che circolavano nella valle.

Gli archeologi qui hanno recuperato tele, ceramica decorata sopratutto con temi marini e resti di legumi e cereali, di animali come alpaca, cuy, anatre, pesci e molluschi

E’ possibile visitare il sito archeologico tutti i giorni della settimana, sono disponibili visite guidate in inglese e in spagnolo di tutto il sito.

L’ingresso con la guida è consentito fino alle 4pm e il costo del biglietto è di 12 soles per adulti e ridotto a 6 soles per studenti, professori, anziani e bambini.

E’ possibile visitare il complesso archeologico di Huaca Pucclana anche la sera, quando ormai il sole è tramontato, l’atmosfera della Piramide illuminata diventa ancora di più suggestiva e magica.