A Lima, nel quartiere di San Juan de Miraflores, le autorità hanno costruito un muro che separa i ricchi dai poveri. Un simbolo di una città frammentata, piena di contrasti tanto razziali quanto economici e sociali.
Nel quartiere povero si trova l’insediamento di Pamplona Alta che è prevalentemente costituito da migranti provenienti dalle diverse province del Perù, che hanno occupato gli ultimi spazi disabitati, in una zona chiamata “la rinconada”.
Pare che queste persone si fossero avvicinate talmente tanto alla zona residenziale Las Casuarinas, la più esclusiva di Surco, che le autorità peruviane della capitale hanno avuto la brillante idea di costruire un muro tra il suddetto quartiere (classe sociale alta) e quello di San Juan de Miraflores (classe sociale bassa), creando così un ghetto, segregando migliaia di persone in una collina e rendendogli molto più difficile la mobilità e la vita intera.
Il muro della vergogna
Così viene infatti definito, ha di fatto creato una separazione e un isolamento forzato di un’intera parte della popolazione limegna. Ha creato una barriera e una divisione sociale immensa e sempre più difficile da colmare.
Gli abitanti della parte povera del muro della vergogna si sentono infatti discriminati, sottolineano il peso di venir considerati inferiori e di conseguenza meno importanti. Da questa parte del muro le strade non sono asfaltate, la terra umida e fangosa rende difficile perfino camminare normalmente, le distanze si dilatano immensamente. Sono molte le famiglie che non riescono a sfamare i propri figli come vorrebbero e che non si possono permettere né scarpe chiuse né giubbotti per l’inverno; inoltre non hanno nemmeno servizi basici come acqua e luce.
Molte di queste famiglie, soprattutto quelle provenienti dalle diverse province del Perù, sopportano di vivere in queste condizioni e affrontano così tanti sacrifici per l’educazione dei propri figli, per provare a dargli un futuro migliore e una via di fuga dalla povertà e da quella vita così dura, consapevoli del fatto che nei loro piccoli paesi d’origine non avrebbero la possibilità di farli studiare.
Una città Lima, che sta vivendo un grosso sviluppo in molti settori, ma dove i contrasti e le differenze sociali sono ancora enormi.