Cristo de las Nazarenas, Cristo de Pachacamilla, Cristo Morado, Cristo Moreno, Señor de los Temblores. Al Señor de los Milagros (Signore dei Miracoli) lo si conosce con nomi differenti, però la fede e l’affetto di tutti i suoi fedeli in tutto il mondo continua ad affascinare migliaia di persone che gli attribuiscono miracoli e si rivolgono a lui in preghiera con grande dedizione. Questo accade non solo ad ottobre, il suo mese per eccellenza, ma durante tutto l’anno.
A seguire un breve racconto della sua storia e di ciò che significa questa importantissima tradizione liturgica originaria del Perù.
Come nasce il Signore dei Miracoli?
La storia del Signore dei Miracoli inizia nel 1650 quando uno schiavo di Angola che faceva parte della confraternita del quartiere di Pachacamilla, dipinse in un muro l’immagine di Cristo in croce. Il 13 novembre 1955 un forte terremoto scosse Lima e attorno al dipinto crollarono pareti, tetti e quasi tutta la struttura. Il dipinto di Cristo rimase però intatto e senza nessun danno, dando così origine alla venerazione dell’immagine. Il primo altare venne fatto costruire dal Conte di Lemos, l’allora viceré di Lima, che, dopo aver visto il dipinto, ordinò di costruirvi una piccola cappella che venne utilizzata per la prima volta nel 1671. Quasi 20 anni dopo il terremoto del 1746, un altro viceré, Don Manuel Amat y Junent, finalmente fece costruire un vero e proprio tempio. Oggi il Señor de los Milagros rimane nel Monastero de las Nazarenas, ma prima che venisse costruita la struttura, la Chiesa provò a cancellare il dipinto dalla parete dicendo che andava contro i dettami del cattolicesimo.
La prima processione del Signore dei Miracoli si celebrò nel 1687, quando un altro terremoto colpì Lima. Sebastián de Antuñano, un uomo che dedicò la sua vita al Cristo, ordinò di dipingere una tela con l’immagine del Signore dei Miracoli e decise di portarla in giro per le strade della città. Venne poi dichiarata come una pratica ufficiale e da allora, con poche eccezioni, l’immagine percorre Lima con sempre più fedeli. Oggigiorno la processione non si celebra solo il 28 ottobre, anniversario del terribile terremoto che colpì Lima nel 1746, ma anche in altre quattro date durante le quali visita ospedali e arriva fino al Palazzo del Governo e al Municipio.
Perché il colore viola?
La storia racconta che Antonia Maldonado, una donna indigena di Guayaquil, arrivò a Callao destinata a sposarsi con un nobile. Vittima di un male sconosciuto, l’uomo morì e Antonia poté allora dedicarsi pienamente alla sua vocazione di servire Cristo, che la portò a fondare un “beatario de nazarenas” dove le religiose si caratterizzavano per l’utilizzo di un abito viola. Dopo diversi anni la Madre Maldonado finì per lavorare nella cappella al lato del Cristo de las Nazarenas. Il profondo vincolo nato con l’immagine la portò a dedicarle la sua vita e, insieme ad altre religiose, a coltivare la dedizione assoluta verso questa figura. È proprio in loro onore che acquisisce il colore viola.
Il Signore dei Miracoli per le strade
La confraternita del Signore dei Miracoli è composta da circa 5 mila membri divisi in 20 gruppi che hanno l’incarico di sostenere la lettiera sopra la quale si trova l’immagine del Signore. La lettiera è formata da una base di mogano attraversata da bastoni di legno e pesa quasi 1500 kg. Una volta che si inizia la processione, gli uomini della confraternita , vestiti con l’abito viola e una cravatta dello stesso colore, caricano la lettiera e iniziano il cammino. Le “sahumadoras”, anche loro vestite di viola, più una corda bianca intorno alla vita e un velo bianco, accompagnano il Cristo con incensieri d’argento che danno un profumo e un senso di mistero alla processione. Da maggio 2010 il Signore dei Miracoli venne dichiarato ufficialmente patrono del Perù. La sua celebrazione è considerata la tradizione cattolica con il più alto numero di partecipanti in tutto il mondo.